tecnica del carbone attivo solinst fact flute

Modello 405 FACT: Tecnica del carbone attivo a flauto

flauto solista

FACT – Tecnica del carbone attivo a flauto

Il nostro servizio FACT è un metodo innovativo sviluppato da Flute per mappare la distribuzione dei contaminanti in fase disciolta in un foro sigillato con una risoluzione da 6″ a 3′.

Figura 1 costruzione del fatto con il fatto cucito tra la copertura del flauto napl a strisce e una barriera di diffusione in argento

Figura 1. Costruzione del FACT, con il FACT cucito tra la copertura del NAPL Flute (a righe) e una barriera di diffusione (argento).

figura 2 risultati di fatto per il tce su una scala di 6 pollici

Figura 2. Risultati del FACT per il TCE su una scala di 6 pollici.

Come funziona il servizio

Il servizio di ingegneria FACT prevede l’utilizzo di una striscia continua da 1,5″ di feltro di carbone attivo che viene aggiunta al NAPL Flute e posizionata contro la parete del foro durante l’estroflessione di un liner vuoto o l’installazione attraverso le aste GeoProbe (per le applicazioni overburden). Una volta posizionata contro la parete del foro, la procedura dei servizi FACT trascina per diffusione i contaminanti negli spazi dei pori e i flussi delle fratture. Poiché il processo di diffusione avviene in un foro di trivellazione sigillato, le concentrazioni registrate durante i servizi FACT non sono influenzate dalla contaminazione incrociata e/o dai problemi di perdita spesso associati alla caratterizzazione basata su packer. Dopo 2 settimane, l’installazione FACT viene rimossa dal pozzo, tagliata negli intervalli di campione desiderati (da 6″ a 3′) e inviata al laboratorio per l’analisi (EPA 8265).

La pressione esercitata dal liner sulla parete del foro (generalmente da 5 a 10 piedi di pressione dell’acqua) crea una forte tenuta che impedisce lo sviluppo di flussi preferenziali. La protezione fornita dalla copertura idrofobica NAPL Flute e le procedure di installazione e rimozione molto rapide mettono a tacere i timori di un’influenza dovuta al contatto con l’acqua del pozzo. Questo riduce al minimo i tempi di esposizione all’intervallo (pochi secondi). Per precauzione, l’acqua del pozzo viene solitamente pompata fuori dal foro durante l’estrazione del liner.

Risultati del servizio FACT

Le misurazioni ottenute con il metodo FACT sono molto rappresentative e quindi mostrano dove si trovano i veri picchi di contaminanti in profondità. La replica della distribuzione dei contaminanti può essere utilizzata insieme ai dati del Flute Transmissivity Profiling per progettare un sistema di campionamento delle acque sotterranee a più livelli e un CSM del destino/trasporto.

Figura 3 profilo di trasmissività e dati di fatto: si notano le alte concentrazioni di tce

Figura 3: Profilo di trasmissività e dati FACT. Si noti l’elevata concentrazione di TCE a 112′ e 140′ BGS nelle fratture a bassa trasmissività rispetto alle basse concentrazioni di TCE nelle fratture ad alto scorrimento a 90′ e 130′. Le concentrazioni di TCE a 140′ e 112′ sono rispettivamente uguali o doppie rispetto a quelle della frattura a più alto flusso nel pozzo a 130′, nonostante siano due delle fratture a più basso flusso nel pozzo. Questi dati sottolineano la necessità di metodi ad alta risoluzione piuttosto che di misurazioni grossolane per garantire che tutte le zone di origine dei contaminanti significativi siano identificate correttamente durante la caratterizzazione. I campioni di acqua (diamanti verdi) convalidano le concentrazioni FACT.

NOTE TECNICHE:

Tempi di installazione

I sistemi di liner Solinst Flute devono essere installati il prima possibile dopo la realizzazione del foro per ridurre al minimo gli effetti di connessione trasversale dell’acqua di perforazione sull’acqua dei pori nel foro aperto.

Tempi di reazione

Zona Vadosa

Per un’installazione in zona vadosa, il FACT viene in genere lasciato in posizione per 48 ore per consentire il processo di diffusione dalla formazione al carbone.

Zona satura

Il FACT deve essere lasciato in posizione nella zona satura per circa due settimane, poiché il coefficiente di diffusione è molto più piccolo nell’acqua che nell’aria. Un calcolo di diffusione mostra che due giorni sono sufficienti per “vedere” circa 0,5 cm nella parete del foro con una porosità del 7%. La concentrazione nei pori è di 2.700 ug/L. La situazione migliora dopo 2 settimane.

diffusione del tce nei giorni indicati

Analisi accademica del FATTO: A tesi di master di Monique Beyer dell’Università Tecnica Danese è una valutazione rigorosa del metodo di analisi FACT e del suo utilizzo in un sito di roccia fratturata.

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